Storia

Sacerdote veronese Don Nicola MazzaIl sacerdote veronese Don Nicola Mazza (1790-1865) inizia l’istituto femminile nel 1828. Egli accoglie le giovinette innocenti in pericolo, che non possono avere altro asilo per conservare la loro innocenza ed onestà con lo scopo di farle educare a donne di famiglia. “Per ottener meglio tale fine, le giovinette sono disposte in piccoli drappelli, ciascuno presieduto e diretto da due, delle quali l’una Madre, l’altra Sottomadre; cosicchè ogni drappello con le sue due Madri costituisce una famiglia del tutto separata ed indipendente dalle altre. L’Ufficio delle madri è di esercitare le proprie giovinette come proprie figliole in tutto ciò che si richiede che sappiano, secondo la loro condizione per la condotta domestica, o nel servizio d’una famiglia”.

Sacerdote veronose Don Nicola MazzaL’istruzione base per tutte è data dalla Maestra patentata e secondo i programmi governativi del tempo. Il fondatore introduce nell’Istituto tre laboratori, uno per ogni sorta di ricamo in oro, argento seta e oro o in bianco; un altro di fiori artificiali, un terzo di allevar bachi da seta, filar seta, lavar seta e tinger seta. In questi si cerca di raffinar più che si può l’arte del lavoro ed il lavoro; accoppiando il vantaggio dell’istituto, due giovani educate ed i bisogni ed il genio della provincia (da “Scritti” pag. 333-339).

 

 

Bambine africane riscattate dalla schiavitùNel 1851, nel 1853 e nel 1861 giungono nell’Istituto le bambine africane riscattate dalla schiavitù per essere educate come le altre giovinette, ma con l’impegno di tornare in Africa dopo un periodo formativo di dieci anni. Si studia e si parla la lingua araba. Tornano poi nella loro terra nel nel 1867 e diventano istitutrici nere nelle scuole aperte da Don Daniele Comboni in Africa. Lo spirito e il metodo familiare è una caratteristica lasciata dal Fondatore e tutt’ora presente nelle attività attuali. L’istituto femminile si è sempre adattato alle esigenze del tempo.

 

Mons. Pietro Albrigi quinto successore di Don MazzaNel 1965 Mons. Pietro Albrigi (6/06/1892 – 16/12/1965) quinto successore di Don Mazza, diede nuovo impulso ai gruppi-famiglia realizzando uno stabile di otto appartamenti per ospitarli. Le educatrici, le mamme, le maestre di don Mazza sono chiamate Cooperatrici. Esse sono riconosciute dal Vescovo di Verona nel 1957 e dal Presidente della Repubblica.
Nel 1972 hanno ottenuto il riconoscimento giuridico come “Pia Società Maestre Cooperatrici di Don Mazza”. Nel 2001 si sono aperte ai laici come Associazione Pubblica di Fedeli denominata “Cooperatrici e Cooperatori di Don Nicola Mazza” con l’approvazione del Vescovo.

 

Altre strutture si ispirano all'opera di Don Nicola MazzaAltre strutture si ispirano all’opera del Fondatore Don Nicola Mazza:
– Centri Diurni
– Gruppi Famiglia
– Residenza Universitaria per giovani studentesse
– Casa alloggio per giovani insegnanti provenienti dal sud
– Scuola di ricamo e rammendo invisibile
– Museo storico del Ricamo
– Associazione “Punti d’incontro”
– Gruppo ex allieve